EXECUTIVE SUMMARY

Il comparto dei beni strumentali rappresenta un asset strategico per il manifatturiero italiano. Dopo la solida ripresa post-pandemica del biennio 2021-22, le imprese del settore si trovano ora a fronteggiare le sfide competitive imposte dai mega-trend della digitalizzazione.

Questo inserto analizza le principali leve a disposizione delle aziende per cavalcare con successo l’onda dell’Industria 4.0 e 5.0: dalla revisione dei modelli di business in chiave data-driven e machine as service, all’upskilling delle risorse umane, fino all’adozione di tecnologie smart lungo tutta la catena del valore.

L’obiettivo è delineare – a livello embrionale- una roadmap strategica per cogliere appieno le opportunità di crescita, innovazione e sostenibilità offerte dalla quarta rivoluzione industriale.

UN TRIENNIO DI CRESCITA: I NUMERI RECORD DEL SETTORE DAL 2021 AL 20231

Dopo le difficoltà legate all’emergenza Covid-19, il triennio 2021-2023 ha segnato una decisa ripresa e crescita dell’industria italiana dei beni strumentali. Le oltre 5100 imprese del settore, con i loro 202.000 addetti, hanno dimostrato resilienza e capacità di adattamento, come testimoniano i dati record di fatturato ed export. I segnali positivi, iniziati nel 2021, si sono rafforzati nel 2022 e nel 20232, con quest’ultimo anno che ha visto una performance particolarmente forte dell’export verso il Nord America (+30%).

Per consolidare e potenziare ulteriormente questo trend positivo, sarà fondamentale accelerare su quattro direttrici chiave: digitalizzazione dei processi, transizione ecologica, presidio delle filiere e, soprattutto, spingere sull’adozione delle tecnologie 4.0 e 5.0

DIGITAL TRANSFORMATION: LEVE PER IL CAMBIAMENTO

La trasformazione digitale non si limita all’adozione di nuove tecnologie, ma implica un ripensamento profondo dei modelli di business in ottica data-centrica.3

IoT, cloud, intelligenza artificiale, robotica avanzata: le tecnologie abilitanti di Industria 4.0 e 5.0 stanno ridefinendo le regole del gioco competitivo. Per non perdere terreno, le imprese dei beni strumentali dovranno abbracciare il paradigma della smart manufacturing, sviluppando soluzioni e servizi ad alto valore aggiunto basati sull’analisi dei dati. 

Parallelamente, sarà cruciale evolvere i modelli organizzativi e di filiera in un’ottica di collaborazione sistemica e open innovation. La trasformazione digitale è prima di tutto una trasformazione culturale, che richiede visione, flessibilità e capacità di sperimentare.

VALORIZZARE IL CAPITALE UMANO NELL’ERA DELLE MACCHINE INTELLIGENTI

l 30% delle nostre ore di lavoro saranno gestite dalle I.A. generative, entro il 20304

La digitalizzazione avrà un impatto profondo anche sul mondo del lavoro. Le aziende dovranno gestire con attenzione questa delicata transizione, evitando di contrapporre uomo e macchina. Al contrario, la sfida sarà quella di ridisegnare processi e mansioni in un’ottica di collaborazione simbiotica, liberando le persone dai task più ripetitivi per valorizzarne le competenze uniche e il contributo creativo. 

Sarà cruciale investire sulla formazione e sull’ upskilling continuo delle risorse umane. Solo facendo leva sul talento distintivo del capitale umano, le imprese potranno governare con successo la trasformazione digitale invece di subirla.

ACCELERARE GLI INVESTIMENTI

Le organizzazioni che sapranno definire una roadmap olistica e coraggiosa per la trasformazione digitale del proprio business model saranno quelle che ne trarranno i maggiori benefici. Un approccio human-centered risulterà vincente, mettendo al centro delle strategie di innovazione le persone, siano esse clienti, dipendenti o partner della filiera. 

Combinare in modo sinergico tecnologia, processi e competenze sarà la chiave per costruire un vantaggio competitivo duraturo in un contesto in continuo mutamento. Le imprese più lungimiranti sapranno inoltre cogliere le opportunità offerte dal PNRR e dai programmi europei per accelerare gli investimenti in Industria 4.0 e 5.0, facendo leva su misure come crediti d’imposta, incentivi fiscali, innovation hubs.

COSTRUIRE OGGI L’INDUSTRIA DI DOMANI

La convergenza tra mondo fisico e digitale è il più potente fattore di trasformazione industriale da oltre un secolo a questa parte.5

L’integrazione di tecnologie esponenziali come IoT, cloud, intelligenza artificiale, big data, blockchain, stampa 3D, realtà aumentata sta rivoluzionando i processi produttivi, le catene del valore, le modalità di interazione tra imprese e consumatori. Siamo alle soglie di un cambiamento epocale, capace di ridefinire i confini stessi del concetto di industria così come lo abbiamo conosciuto finora.

Uno shift che apre opportunità straordinarie per le aziende italiane dei beni strumentali: dalla possibilità di sviluppare soluzioni altamente personalizzate e servitizzate, all’ottimizzazione real-time di tempi e costi operativi; dalla riduzione delle inefficienze e degli scarti lungo tutta la supply chain, all’ingresso in nuovi mercati prima inaccessibili grazie alle piattaforme digitali. 

LA CHIAVE PER RIMANERE COMPETITIVI: CATENE DI VALORE FLUIDE

Non basterà adottare in modo spot le singole tecnologie. Occorrerà ripensare i modelli di business e operativi in un’ottica realmente data-driven, rafforzare le competenze digitali del capitale umano, contaminarsi con player di altri settori in logiche di open innovation. Servirà investire con decisione su ricerca e sviluppo, facendo leva su incentivi e partnership strategiche. Soprattutto, sarà prioritario sviluppare una cultura dell’innovazione aperta e human-centered a tutti i livelli dell’organizzazione.

Non sarà un percorso facile. Ma è l’unica strada per continuare a crescere, aumentando produttività, efficienza e sostenibilità. Un imperativo per rimanere competitivi in uno scenario sempre più complesso e sfidante, caratterizzato da consumatori esigenti, catene del valore fluide e una pressione costante sui costi e sui tempi di consegna che si ripercuote nei rapporti B2B.

L’industria italiana dei beni strumentali, con il suo inestimabile patrimonio di saperi, tecnologie e talento umano, ha tutte le carte in regola per emergere come leader globale della nuova rivoluzione industriale. A patto di avere il coraggio di rompere gli schemi, sperimentare nuove strade, contaminare il proprio DNA manifatturiero con i cromosomi del digitale.

Il futuro di un’industria intelligente, connessa e sostenibile è già cominciato.

Nella prossima edizione del Programma Executive “ General Management” approfondiremo questo e tutti gli altri asset chiave per guidare la propria azienda attraverso il mercato delle tecnologie 4.0 e 5.0 

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